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FLESSIBILITA’ E PERFORMANCE
COMITATO SCIENTIFICO Giovanni Costa
Università di Padova Alessandro D'Atri Luiss Guido Carli, Roma Riccardo Mercurio Università Federico II di Napoli Giovanni Padroni Università di Pisa Vincenzo Perrone Università Bocconi, Milano
La flessibilità è un concetto sempre più usato per spiegare le performance della organizzazione aziendale. Le definizioni disponibili nella letteratura economica e manageriale sono alquanto vaghe e imprecise e mancano evidenze empiriche sui nessi causali tra il ricorso alla flessibilità e le performance dei sistemi economici, delle singole organizzazioni, dei fattori produttivi e degli attori che li governano.
Spesso, la flessibilità assume il ruolo di una ideologia: viene evocata con connotazioni acriticamente positive (letteratura manageriale) o acriticamente negative (letteratura sociale e sindacale) senza che il referente empirico sia stato chiaramente definito e senza esplicitare i criteri di valutazione. Nonostante ciò, i decision makers a livello di imprese, di organizzazioni collettive e di istituzioni hanno preso e stanno prendendo (o contrastando) rilevanti decisioni volte ad aumentare il grado di flessibilità di strutture, meccanismi operativi e istituzionali.
Il 2° Workshop dei Docenti e Ricercatori di Organizzazione Aziendale, alla luce delle più recenti elaborazioni teoriche e ricerche empiriche anche provenienti da altre discipline, si propone di fornire un contributo all’affinamento del concetto di flessibilità al fine di renderlo suscettibile di applicazioni pratiche sia in sede di ricerca sulle performance dei sistemi organizzativi sia in sede di progettazione di strutture e di meccanismi operativi.
I contributi presentati sono stati selezionati da un Comitato Scientifico composto da Giovanni Costa dell’Università di Padova, Alessandro D’Atri della Luiss di Roma, Riccardo Mercurio dell’Università Federico II di Napoli, Giovanni Padroni dell’Università di Pisa, Vincenzo Perrone dell’Università Bocconi. Alcuni di questi contributi e l’idea stessa del tema del Workshop derivano dal programma di ricerca scientifica interuniversitario “Flessibilità e Performance” cofinanziato dal Murst (prot. 9913191244), in corso presso le Università di Padova, Napoli (Federico II), Trieste e Udine.
- Flessibilità dei sistemi
Un primo filone tematico riguarda la flessibilità a livello di sistema. Per esempio: Flessibilità e meta-flessibilità; Rigidità delle “Institutions” e flessibilità dei comportamenti; Flessibilità e cambiamento: il ruolo dei sistemi nell’innovazione; Regolazione e flessibilità: il ruolo delle norme; Infrastrutture e servizi per la flessibilità; Evoluzione delle popolazioni organizzative e flessibilità.
- Flessibilità dell’organizzazione
Un secondo filone tematico riguarda la flessibilità a livello di specifiche organizzazioni e di specifici sistemi operativi. Per esempio: Innovazione tecnologica e forme di coordinamento; Flessibilità dei confini organizzativi; Supply chain e specializzazione flessibile; Macro e micro-strutture e sistemi operativi per la flessibilità; Modelli flessibili di governance; Quale flessibilità organizzativa per la new economy?; I sistemi di controllo tra rigidità degli standard e flessibilità dei comportamenti.
- Flessibilità del lavoro
Un terzo filone tematico riguarda la flessibilità del lavoro che è uno dei campi in cui si concentra il dibattito sulla flessibilità. Per esempio: Tempi di lavoro e flessibilità; Competenze e flessibilità; I contratti della flessibilità; Mobilità dei fattori; Segmentazione dei mercati del lavoro e flessibilità; Teoria dei mercati interni del lavoro tra nuove tecnologie e nuove professionalità; Variabilità retributiva; Formazione e flessibilità.